Carissimo Dott. De Filippo
Le scrivo per avere utili informazioni sul caso che gli sto presentando dinanzi per capire ancora meglio il tipo di problema che ho al quadricipite sx .
Esattamente nel 2006 giocando una partita a calcio a livello amatoriale avverto un forte dolore alla coscia sx che si è proteso per circa un paio di settimane e che ho cercato di tamponarlo con semplici bustine di antidolorifici.
In coscio di cui andavo in contro dopo qualche mese mi accorgo che il quadricipite sx si presentava con un rigonfiamento e un successivo avvallamento di circa 5 cm fino all’ inguine.
Preso atto di ciò eseguo per primo un ecografia osteoarticolare distrettuale con tale diagnosi:
- l’esame ecotomografico della coscia sinistra, eseguito con sonda ad alta frequenza, ha evidenziato a livello del reperto obiettivo, al terzo prossimale del ventre dei muscoli retto femorale e sartorio, disformismo dei venri muscolari con lassità della fascia superficiale e modesto scompaginamento della struttura miofibrillare -
Non soddisfatto eseguo una risonanza magnetica con tale diagnosi:
- riduzione volumetrica del muscolo vasto mediale e soprattutto del retto femorale di sinistra prevalente in sede giunzionale. Nella stessa sede si reperta inoltre estesa quota fluida che si estende a circondare il tendine omonimo. Coesiste in corrispondenza del tratto prossimale del ventre dello stesso muscolo retto femorale, estesa area di alterato segnale caratterizzata da isointensità nelle sequenze T1w e da iperintensità sia nelle sequenze T2w che STIR .Tale reperto , cui si associa discreta rarefazione del disegno mio-fibrillare ,depone per estesa imbibizione fluido-edematosa secondaria a lesione distruttiva -
Continuo a praticare qualsiasi tipo di sport oggigiorno senza problemi….calcio, nuoto, body building….eseguo esercizi di squat con pesi moderati.
Dopo gli allenamenti avverto fastidi sulla parte alta della coscia ( zona dell’avvallamento), soprattutto quando sto seduto per un po di tempo sento dolori piu forti nella parte “dell‘avvallamento”.
Oramai convivo con questa deformazione senza problemi anche se la vedo sempre come un handicap.
Vorrei un suo parere in merito e sapere se tutto ciò poteva essere evitato con semplici precauzioni tipo riscaldamento o se prima o poi sarebbe successo a causa delle mie caratteristiche muscolari…..se potrei intercorrere ad altri seri infortuni se continuo a forzare la gamba in oggetto…..e se conviene effettuare qualche operazione per ripristinare il danno!
Grazie in anticipo
Cordiali saluti