Buongiorno, mi chiamo Andrea ho 31 anni sono alto 180 cm e peso circa 75Kg, il 4 Febbraio scorso, quattro mesi fa dunque, mi sono sottoposto a meniscectomia selettiva presso l'ospedale Gaetano Pini di Milano in seguito a frattura del menisco laterale. Suppongo che sia rilevante descrivere anche la situazione precedente all'intervento: in tutta sincerità non ho la minima idea di come io abbia potuto riportare questa frattura, non pratico sport, il mio lavoro non comporta alcuno stress alle articolazioni, non ho avuto incidenti o subito traumi di alcun genere; l'unica ipotesi che resta è che io non mi sia reso conto di qualche trauma. So solo che per un lungo periodo, che non so quantificare temporalmente (almeno un anno) ho sopportato un saltuario dolore al ginocchio, che divenuto meno saltuario mi ha messo in allarme fino alla scoperta della diagnosi.
In verità, ma lo dico solo per sdrammatizzare, quando sono andato a ritirare il referto della RNM mi è stato erroneamente consegnato il referto di un paziente di 84 anni che aveva- e mi dispiace molto per lui- un ginocchio con ogni patologia che chiunque possa lontanamente immaginare; dopo uno spavento indescrivibile mi sono reso conto dell'errore e sono tornato indietro, maledicendo, con "paziente" cortesia, coloro che mi avevano fatto questo scherzetto. Comunque, chiusa la parentesi tragicomica. E' bastato aspettare le scuse del direttore del personale per scoprire che non avevo il ginocchio di un soldato delle guerre puniche, è vero, ma la frattura al menisco, aimè, c'era.
Questo il referto (quello del MIO ginocchio):
frattura a decorso orizzontale interessante l'intera cartilagine meniscale laterale associata a cisti meniscale della superficie libera. non lesioni del menisco mediale. normale aspetto dei legamenti crociati e laterali. accenno a iperpressione rotulea esterna. non versamento articolare significativo. non alterazioni di segnale a carico della componente ossea. regolari i tendini quadricipitale e rotuleo.
Il principale sintomo era essenzialmente dolore, mentre camminavo,mentre scendevo o salivo le scale, dolore nell'accovacciamento, la corsa era esclusa categoricamente. Insomma, dolore. C'è da dire tuttavia che come ho detto prima il dolore si presentava ad intervalli e che nei periodi in cui scompariva, tutte le attività che ho citato prima potevano essere svolte senza problemi. Ho notato tuttavia che se flettevo il ginocchio, e ciò poteva avvenire appunto senza dolore, dopo qualche giorno tornavano i problemi, seri e inabilitanti.
Dopo qualche mese di attesa mi sono sottoposto a meniscectomia. Questa la lettera di dimissioni:
artroscopia del ginocchio, meniscectomina selettiva laterale asportazione cartilagine semilunare del ginocchio, altra riparazione del ginocchio asportazione cisti parameniscale.
Sebbene troppo poco informato dal personale medico sulla condotta postoperatoria da tenere (ad esempio mi avevano detto di tenere una calza elastica SENZA dirmi che avrei dovuto toglierla durante la notte, regalandomi così 7 notti insonni per l'inenarrabile fastidio e dolore) sono trascorse circa due settimane e finalmente potevo camminare senza stampelle. L'unico problema, che ho fatto presente durante il controllo a 2 settimane dall'intervento, era che riscontravo che l'angolo di flessione del ginocchio non superava i 90 gradi. Sono stato rassicurato dalla Dottoressa che mi ha detto che era tutto normale e che dovevo avere pazienza.
Sono passati 4 mesi, sebbene l'estensione del ginocchio sia completa, ma così è stato sin dall'indomani dell'intervento, la flessione risulta ancora troppo ridotta e soprattutto estremamente dolorosa. Prima dell'intervento era dolorosa ma completa, insomma, con dolore sopportabile riuscivo ad accovacciarmi, oggi il movimento è bandito, appena l'angolo di flessione supera i 95 gradi circa il dolore diventa immediatamente acuto e violento. Naturalmente mi guardo bene dal sottoporre l'articolazione a stress, tuttavia soprattutto nelle ultime settimane sono tornato a sentire dolore anche semplicemente camminando. Va detto che il punto dolorante non è però lo stesso di prima, poiché adesso mi fa molto male dietro il ginocchio e non lateralmente. .Mi sembra evidente, comunque, che ci sia qualcosa che non va.
Il motivo di questo mio -spero non troppo noioso- poema in questo forum?
1. Non mi muovo, mi ritrovo il menisco rotto. E vada.
2. Mi opero, mi faccio questo viaggio nei meandri della mia prima anestesia totale. Vada anche questa.
3. Mi sorbisco le punturine anticoagulanti, io che svengo alla vista di un ago. Ok. Lo accetto.
Ma, e qui mi fermo. Se dico che mi sembra evidente che ANCORA ci sia qualcosa che non va, posso sperare di sbagliarmi??
Confido in una Vostra opinione, ringraziando, da buon "paziente" per la reciproca pazienza...
Auguri di cuore a tutti.
Andrea