Autore Topic: lesione di secondo grado  (Letto 9765 volte)

Offline berto

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lesione di secondo grado
« il: Marzo 10, 2011, 09:11:38 pm »
Gentilissimo Dott. Defilippo,
intando colgo l'occasione per farle i complimenti per l'utilissimo servizio di informazione che svolge;poi vorrei esporle il mio caso per ottenere qualche consiglio..
circa un mese e mezzo fa ho subito uno stiramento al bicipite femorale destro calciando il pallone durante una partita di calcio amatoriale,dopo due settimane di riposo sn tornato a giocare nonostante non avessi avuto ancora la sensazione del pieno recupero ed infatti dopo circa dieci minuti di gioco mi inizia a "tirare" il muscolo,nonostante ciò continuo a giocare fino a che arriva il vero infortunio,ovviamente nello stesso punto del precedente.
Temendo si trattasse di uno strappo muscolare sono stato circa 30 giorni fermo ed oggi ho avuto la conferma dall' ecografia di avere "al terzo medio del fascio mediale del muscolo flessore femorale un'area disomogenea,di circa 2,5 cm,con delle calcificazioni nel contesto,per esiti fibrotico-cicatriziali post-traumatici(esiti di lesione muscolare di secondo grado)".
Essendo quindi la lesione ormai cicatrizzata secondo lei avrei del beneficio da delle terapie come tecar e massaggi,oppure basterebbe ricominciare ad allenarmi con cautela?
la ringrazio anticipatamente,
alberto
« Ultima modifica: Marzo 10, 2011, 09:19:53 pm da berto »



Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: lesione di secondo grado
« Risposta #1 il: Marzo 11, 2011, 12:31:39 am »
Berto,
forse non ho capito bene l'esito dell'ecografia, oppure non ti hanno spiegato a modo cosa significa.
Innanzitutto per avere uno strappo muscolare bisogna sentire uno "strapp" nel momento in cui è successo e spesso fa male anche a camminare, è il tuo caso?
L'area disomogenea è compatibile con una lesione muscolare di 2,5 centimetri, non è piccola.
Le calcificazioni e gli esiti fibrosi cicatriziali rappresentano il processo di chiusura della lesione.
Se sono presenti entrambi vuol dire che la lesione è in via di guarigione, ma non è guarita del tutto, l'ecografista ti ha detto questo?
Detto questo, le calcificazioni e le cicatrici che si formano dopo uno strappo rendono il muscolo più soggetto a recidive, è possibile che le calcificazioni sono dovute ad una vecchia lesione e quest'area disomogenea sia nuova?
Io credo che la cosa migliore sia curare le lesioni, considera che se hai già avuto una recidiva, non posso escludere che non ti ricapiti.
Un ciclo di tecarterapia®  è l'ultimo rimedio che è stato inventato, evita la formazione di queste calcificazioni e velocizza la guarigione, nel nostro ambulatorio ho  calcolato che si chiude circa 1mm al giorno, abbiamo le statistiche dei calciatori di una squadra locale.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
« Ultima modifica: Settembre 03, 2011, 02:07:37 pm da dr. Massimo Defilippo »

Offline berto

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Re: lesione di secondo grado
« Risposta #2 il: Marzo 11, 2011, 01:10:01 am »
intanto la ringrazio per la pronta risposta,in pratica l'ecografista ha detto che mi sono procurato una lesione di secondo grado che comunque si è cicatrizzata,però mi ha consigliato in ogni caso di fare delle terapie per migliorare l'elasticità delle fibre muscolari per evitare possibili infortuni in futuro.Quindi lei ritiene che la tecarterapia possa essermi utile anche  solo per migliorare l'elasticità delle fibre cicatrizzate?

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: lesione di secondo grado
« Risposta #3 il: Marzo 12, 2011, 12:31:48 am »
Berto,
sicuramente ne trarrai molto beneficio, ma devi fartela prescrivere dal tuo medico perché potresti avere delle controindicazioni come il pacemaker.

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