Buongiorno dottore!
Le scrivo per avere ancora un suo parere.
Dall'ultima volta in cui ci siamo sentiti ho effettuato ciò che mi aveva detto. Giocata l'ultima partita, ho effettuato poi almeno due settimane di riposo e sospensione dell'attività fisica, facendo alcune sedute di laserterapia a caviglia e base del polpaccio, esercizi propriocettivi come tavolette, sospensioni sulle punte dei piedi ed elastico, ghiaccio dopo le attività e caldo durante i periodi di riposo.
Ho provato anche a fare uno o due allenamenti per ricominciare, ma ho notato che il dolore è passato da dove era localizzato (base del polpaccio/parte alta del tendine di achille), ma si è focalizzata alla base della caviglia, quasi all'interno dell'articolazione stessa, tanto da non farmi capire se coinvolga il tendine, o la caviglia stessa.
In particolare, quando vado a spingere per saltare non provo alcun fastidio nella fase di spinta alla massima potenza (da quando il piede è completamente a terra a quando si stacca da terra anche il tallone anteriore), ma provo un senso di fastidio intenso quando, finita la fase di spinta, inizio a sollevarmi da terra e la caviglia raggiunge il blocco articolare (per capirci, quando mi trovo con le punte delle dita totalmente verso il basso).
Considerando questi due fatti, cioè che il dolore si è spostato di almeno 10 cm, e che la caviglia non mi faccia male nell'azione di carico massimo (spinta da terra), bensì quando è scarica ma al limite dell'articolazione, devo preoccuparmi o devo pensare che siano i postumi dell'eventuale distorsione che mi diceva che si fanno risentire? E' normale dopo 2 settimane di riposo pieno?
(Sostanzialmente il campionato è quasi finito, e fra 2 settimane iniziera un periodo di stress fisico abbastanza intenso, e non vorrei esser stato fermo un mese inutilmente...)
In ogni caso domani ho una nuova visita presso il centro fisioterapico, e probabilmente un'ecografia in settimana.
Ancora una volta la ringrazio
Dario