Buonasera dottore,
ho 36 anni e gioco a pallacanestro ormai da più di 20.
Circa 2 mesi fa durante un allenamento ho avvertito un forte dolore al ginocchio sx (nessun trauma apparente). Il dolore è rimasto abbastanza sopportabile per qualche giorno finchè dopo una partita il dolore era insostenibile. Impossibile appoggiarlo e piegarlo, ma poco gonfio. Dopo circa 10 gg. il dolore era quasi scomparso e ho ricominciato l'attività ma partita dopo partita il dolore è aumentato (senza comunque mai toccare i livelli precedenti) e il giorno successivo a una partita, il ginocchio era tamente gonfio che mi sono dovuto recare in ps dove hanno aspirato del liquido (no sangue) e mi hanno fatto un'infiltrazione di cortisone (credo). Decido di fare la risonanza il cui esito è il seguente:
".........Esiste focolaio osteocondrosico, esteso circa 28 mm, alla superficie di carico del condilo femorale esterno, caratterizzato da edema spongioso sottocorticale. Integro il profilo corticale. Assottigliata e disomogenea la cartilagine ialina alla femoro-rotulea, per condrosi. Accentuata la settatura sinoviale nella parte profonda del corpo di Hoffa. Minimo versamento..."
Al momento ho dolore intermittente e imprevedibile, nella zona anteriore, esterna e interna. Magari se faccio uno scatto per attraversare la strada non sento assolutamente niente, ma se lo muovo di scatto si, scricchiolii vari.
Prima domanda: posso continuare a giocare? E' solo il dolore il limite per capire se sto bene oppure potrei non avvertire niente e avere qualcosa? Che terapie si consigliano?
Grazie anticipatamente