Buongiorno e bentrovati a tutti,
volevo sottoporvi delle considerazioni per trarne qualche utile consiglio. L’ inizio della storia potrà sembrare un “ fuori tema” ma se avrete la pazienza di leggere capirete che così non è.
Allora,
50 anni , maschio, attività sportiva zero.
Alcuni mesi fa per vaghi disturbi urinari ho effettuato un controllo del PSA prostatico, risultato molto alto ( 11 ng/ml). Dopo una adeguata terapia antiif. e
antibiotica, avendo riscontrato lo stesso valore di PSA mi sottopongono a biopsia prostatica che risulta negativa. Mi tranquillizzo un pochino, poi si comincia a presentare un corteo di sintomi in aggiunta ai primi disturbi urinari. A oggi i sintomi sono : bruciore rettale, aumento delle minzioni, dolore alla radice della coscia dx ( medialmente) senso di non svuotare la vescica e il retto, dolore poco sopra il ginocchio e in prossimità della spina iliaca anteriore dx. Inoltre si è accentuata la S. di Roth con cui convivevo tranquillamente da 15 anni circa, quindi parestesia nella coscia dx esternamente ( tutto quindi a dx).
Ora mi chiedevo se questa sindrome di Roth possa causare anche il disagio urogenitale, anche perché quando aumentano le parestesie sembrano aumentare anche i predetti disagi. Dimenticavo di dire che il tutto peggiora da seduti , va meglio in piedi e da coricato.
In definitiva volevo gentilmente un parere dal dott. Defilippo:
1) esistono degli esercizi per alleviare la sindrome di Roth?
2) Potrebbe esistere una relazione tra essa e i disturbi genitourinari?
3) E il pudendo ?
4) Secondo lei un nervo può infiammare una ghiandola o è più probabile il contario?
Chiedo scusa se mi son dilungato un pochino e ringrazio dell’ attenzione.
Saluti
N.