Autore Topic: intervento ernia discale L5-S1  (Letto 37173 volte)

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intervento ernia discale L5-S1
« il: Settembre 16, 2011, 11:43:55 pm »
Buonasera,
ho subito un intervento di erniectomia,microdiscectomia,recalibrage e decompressione in L5-S1 a sinistra(ernia discale lombare e stenosi del recesso L5-S1 sinistro) al Policlinico di Monza il 20 Aprile scorso. Ad una prima TAC (TAC non risonanza) portata al neurochirurgo sembrava fosse L4-L5, viceversa il giorno del mio ricovero, con la risonanza è saltato fuori che era appunto L5-S1.
Premesso che non ho alcun dubbio sulla serietà del chirurgo che tra l'altro avevo scelto via internet passando in rassegna forum e quant'altro,e di cui ho letto pareri entusiasti di risoluzioni chirurgiche e via dicendo, sono amaramente pentito di aver fatto questo intervento, perchè con il senno di poi ho capito che avrei solo dovuto aspettare un tempo ragionevole affinchè i dolori svanissero e "l'ernietta espulsa", come è stata definita in seguito da chi mi ha operato, si disidratasse e comunque mi lasciasse nel giro di qualche mese tornare ad una vita normale.
Invece a distanza di 5 mesi (tralasciando le sofferenze che ho patito nei primi due, e quando dico sofferenze posso garantire che lo sono state),ho ancora il corsetto che mi sostiene la schiena, e quello che è peggio sono i continui dolori al gluteo sinistro e che alternativamente si danno il cambio con dolori alla coscia posteriore quotidianamente e che mi provocano problemi ovviamente sul lavoro(sono un marittimo).
Il chirurgo in questione a mio avviso, forse avrebbe dovuto informarmi sui tempi di prognosi reali PRIMA di prenotarmi l'intervento, e non DOPO, visto che alla mia richiesta del perchè dopo 2 mesi ero ancora in preda a dolori e bruciori alla schiena, e al mattino ci volevano due ore prima di riuscire a drizzarmi o a sedermi quasi normalmente, mi è stato risposto che era normale, per questo tipo di intervento ci vogliono dai 6 agli 8 mesi per poter dire di esserne fuori....
Dopo essermi debitamente documentato su Internet, mi è venuta la paura che questi dolori al nervo sciatico che partono dal gluteo siano dovuti almeno in gran parte alle cosiddette aderenze o fibrosità a seguito dell'intervento che premono a loro volta sul nervo, causando null'altro che quello che causava l'ernia.
Il chirurgo, a cui ho chiesto nuovamente il parere, dice di non preoccuparsi(tanto il dolore ce l'ho io,non lui), che è normalissimo che si formino sempre, ma col tempo si "ammorbidiscono".
Ho dovuto fare un secondo ciclo di Bentelan a distanza di un mese uno dall'altro(6 punture per volta), anche perchè sono allergico ai FANS e non credo di avere molte alternative.
Ora mi chiedo: basta che sia solo l'età ( 56 anni ) ad influire su una così lenta guarigione, e comunque effettivamente queste aderenze con il tempo allenteranno la pressione sul nervo, o devo considerarmi rovinato e ricorrere ad un altro intervento per eliminarle? Oltretutto considerando che se si sono formate una volta si possono riformare la seconda.
Ovviamente visto che sono su una nave per altri 3 mesi dovrò aspettare il mio sbarco per appurare tramite altra radiografia[/url]
risonanza se le cose stanno veramente come ipotizzo.
Ultima considerazione e se posso permettermi un consiglio: a meno che non ci sia una vera urgenza e complicazione invalidante sul serio, non pensate mai "tolto il dente tolto il dolore" come ho creduto io , il gioco non vale la candela, la sofferenza post operatoria può essere molto peggio di quella pre operatoria.
« Ultima modifica: Maggio 11, 2014, 12:37:02 am da dr. Massimo Defilippo »



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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #1 il: Settembre 17, 2011, 11:02:25 pm »
Carman,
capisco il suo mal umore, ma se il professionista è serio e ha tolto l'ernia, bisogna cercare di ampliare l'orizzonte diagnostico.
Vediamo i sintomi: avverti formicolio al piede? perdita di sensibilità? perdita di forza? Senti dolore sotto al ginocchio?
Sul discorso aderenze, quelle interne dovrebbero attenuarsi con il tempo, ma possono rimanere delle aderenze esterne a livello del taglio chirurgico, anche queste possono causare forti dolori.

dr. Massimo Defilippo Fisioterapista

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #2 il: Settembre 18, 2011, 02:46:15 am »
Egr. Dott DeFilippo,
anzitutto grazie per la risposta celerissima.
Dunque, per quanto riguarda formicolii vari in effetti ogni tanto (dipende un po' dalla posizione della gamba in un dato momento) succede,forse più in direzione del piede, ma è roba di poco conto che sparisce con il movimento e non mi da nessun problema.Dolori in relazione al ginocchio assolutamente no, perdita di forza e sensibilità nemmeno, direi, tranne per il fatto che mi capita abbastanza spesso di mettere il piede "in fallo", vale a dire prendere la classica storta, che tra l'altro anni fa mi ha causato un riversamento di sangue interno e ne risento tutt'ora, ma non credo proprio che lo metterei in relazione alla schiena, questo problema l'ho sempre avuto anche da giovane e sempre al piede sinistro ( come tutti i guai che mi sono successi,sempre alla parte sinistra del corpo).
Mi lascia un po' perplesso quel"dovrebbero attenuarsi"; perchè, se non si attenuano?
Ho letto da qualche parte che si potrebbe praticare un tipo di intervento atto proprio ad eliminare queste aderenze, ovunque si trovino, utilizzando il laser o qualcosa di simile, non ricordo bene, e che praticamente con questa metodologia non si riformano più.
O magari ricorrendo a manipolazioni esterne atte a "sciogliere" lentamente questo collagene formato. E non è che nell'infiammazione generale ci sia andato di mezzo il famoso muscolo piriforme?
Ovviamente sono disposto ad avere ancora pazienza qualche mese, però se a distanza di 7-8 mesi dall'intervento non sarà cambiato nulla, penso sarà lecito credere ad un fallimento chirurgico, considerando che lo scopo era quello di stare bene e non l'opposto, o sbaglio?
La ringrazio per la Sua attenzione e disponibilità, spero che possa darmi dei consigli sul da farsi ed eventualmente una volta sbarcato poterla incontrare per una visita se dovessi ancora trovarmi nei guai.
Cordialità, Carman

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #3 il: Settembre 22, 2011, 07:20:57 pm »
Dottor Defilippo,
volevo dirLe che in questi ultimi due giorni ,oltre a non diminuire i dolori alla gamba dietro fino al ginocchio,(con il gluteo coinvolto) adesso inizio a sentire parecchio formicolio tipo quando si si sentono "gli spilli" dopo che si è assunta una posizione falsata per un pò, e questo soprattutto quando mi alzo dal letto ma anche in altri momenti...
Considerato che fino a una quindicina di giorni fa non stavo certo in queste condizioni, anzi, ero confortato dal fatto che effettivamente il quadro generale del post intervento mi sembrava andasse decisamente meglio, e nel giro di una mattinata ha cominciato questo maledetto nervo sciatico a farmi impazzire, secondo Lei potrebbe essere una recidiva o solo le famose fibrosità?E in caso fosse una recidiva, è NECESSARIO in questi casi un nuovo intervento, o si deve solo avere pazienza e aspettare? Dico necessario perchè avendone subito uno non so se le condizioni di recidiva siano da trattare con le stesse modalità di un ernia "normale".
La ringrazio molto, cordialità
Carman

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #4 il: Ottobre 02, 2011, 12:41:48 am »
Dott.Defilippo buonasera,
volevo informarla che la mia situazione forse è peggiorata,in quanto i dolori alla gamba si sono spostati soprattutto sul polpaccio oltre dolori forti al gluteo e molto spesso si addormenta la parte sinistra della pianta del piede compresi il mignolo e un dito.Fosse solo per i dolori, posso sopportare e andare avanti(al mattino appena alzato ci sarebbe da urlare), ma comincio ad essere un po preoccupato.Secondo lei c'è una situazione di pericolo o la cosa potrebbe diminuire col tempo?
Carman
« Ultima modifica: Maggio 11, 2014, 12:39:08 am da dr. Massimo Defilippo »

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #5 il: Ottobre 03, 2011, 12:57:04 am »
Dottore buonasera,
ha potuto leggere i miei post?Terrei molto ad una sua opinione, visto che le sue risposte, a differenza di tanti altri forum, sono molto esaurienti. Soprattutto per sapere se devo fare qualche esercizio per allentare questi dolori alla gamba, considerato che tra l'altro (ho omesso di dirlo nei miei precedenti), per una serie di motivi non ho assolutamente fatto nessuna riabilitazione dopo l'intervento, a parte qualche sporadica nuotata al mare. Cosa può essermi successo di colpo?Grazie

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #6 il: Ottobre 16, 2011, 03:56:32 pm »
Carman,
Generalmente dopo un intervento di "erniectomia,microdiscectomia,recalibrage e decompressione in L5-S1" si fanno almeno 2 cicli di riabilitazione da 20 giorni, questo credo che te lo abbia detto anche il chirurgo.
Ma ormai è passato molto tempo, però potresti iniziare a fare della ginnastica postulare tipo back school o McKenzie, a quanto ho capito ancora non lavori.

Non capisco questa fretta di voler parlare di intervento andato male, per come la vedo io il chirurgo ha tolto l'ernia e il disco e ha unito le vertebre, quindi l'unica cosa che può dire cos'è successo là dentro è una risonanza magnetica eseguita con una buona macchina (minimo 3 tesla) per vedere se è tutto in ordine.
Questa potresti eventualmente richiederla, tanto ci vuole molto tempo nella mia zona, immagino anche nella tua.

Dando per scontato che l'intervento è andato bene (questo io non posso saperlo) bisogna dire che se il dolore non passa forse è causato anche da altre componenti muscolo scheletriche come ad esempio il muscolo piriforme, il piccolo o medio gluteo o altri che danno dolore irradiato lungo la gamba pur non interessando il nervo sciatico.
Il dolore muscolare può essere terribile, te lo dico per esperienza diretta dato che soffro di crampi al polpaccio e quando vengono non riesco letteralmente a muovere il piede.

Ora, oltre ad un corso di rieducazione funzionale/ginnastica postulare/mczkenzie, se io avessi il tuo disturbo farei delle terapie manuali per rimuovere le aderenze post-intervento, per rilassare i muscoli contratti e retratti.
A quel punto si rivaluta, ma sicuramente starai meglio se l'intervento è andato bene.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
« Ultima modifica: Maggio 11, 2014, 12:50:22 am da dr. Massimo Defilippo »

Offline carman

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #7 il: Ottobre 16, 2011, 10:45:11 pm »
Dottore buonasera,ho letto ra la sua risposta.
No no,io sono imbarcato su una petroliera e ci devo (dovrei) restare fino al 10 dicembre, quindi sono in balia di me stesso.
Una settimana fa ho marcato visita spiegando la mia situazione, e il medico mi ha prescritto del deltacortene da 25mg per 4 giorni,quindi a scalare, e del toradol per i dolori al bisogno, che però non posso fare perchè sono allergico ai fans.Si è detto un po preoccupato per il fatto della insensibilità (non totale per fortuna) della parte esterna del piede.
In pratica questi dolori sono iniziati una ventina di giorni dopo partito e in cui il post intervento in effetti sembrava procedere verso il meglio, e probabilmente a causa di un piccolo sforzo sul lavoro.Ora sono circa 40 giorni che sono in queste condizioni e nonostante il cortisone,che comunque il suo effetto lo fa, i dolori non spariscono e men che meno l'insensibilità al piede.
Io contesto a posteriori il fatto che alla mia dimissione dall'ospedale, oltre a dell'Ananase(ridicolo!) non mi è stato dato nessun antiinfiammatorio, e il fatto che il chirurgo non mi ha proposto nessun trattamento conservativo prima di arrivare all'intervento (tutte cose su cui mi sono purtroppo documentato dopo),considerando che oltre alla puntura dell'ernia quando mi piegavo,altri dolori non ne avevo,alla gamba poi manco a parlarne.
Comunque, può essere pericoloso rimanere in questa condizione, tralasciando il fatto di essere in grado di sopportare il dolore, fino al momento in cui dovrei sbarcare? Non vorrei proprio trovarmi con una gamba di meno!
La ringrazio,cordiali saluti
« Ultima modifica: Maggio 11, 2014, 12:53:40 am da dr. Massimo Defilippo »

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #8 il: Ottobre 16, 2011, 10:49:47 pm »
Ah, dimenticavo, il neurochirurgo, quando chiesi cosa aveese fatto al disco, mi ha risposto che quello non era stato toccato...aveva levato solo l'ernia.
E' compatibile questa risposta con la "erniectomia,microdiscectomia,recalibrage e decompressione in L5-S1"=.
C'è qualcosa che non quadra, se come dice Lei ciò sta a significare levare il disco e unire le vertebre!
Nuovamente,Carman

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #9 il: Ottobre 18, 2011, 07:28:08 pm »
Buongiorno dottore,
Le riscrivo perchè inizio ad avere dei dubbi sul fatto che tutti questi dolori siano da imputare ad una recidiva o comunque alla schiena.
Ho cercato di analizzare il tutto, e posso dirle che questi sintomi mi fanno pensare al discorso del piriforme o qualcosa del genere.
Cerco ora di descriverle esattamente il quadro:
Tutto è iniziato una quarantina di giorni fa,dopo che senza pensarci ho posto un po' rudemente un peso di circa 9 kg sulla spalla (lato intervento) e ho fatto un paio di rampe di scale.
Dopo una mezz'ora ho iniziato ad avere dolori lombari e quasi subito ha iniziato il calvario della sciatica, con forti dolori diffusi al gluteo.
Inizialmente i dolori(forti) erano localizzati per lo più alla coscia posteriore, ma dopo un paio di giorni i dolori lombari hanno iniziato a diminuire fino praticamente a sparire completamente, mentre i dolori alla gamba hanno iniziato a "muoversi",cioè sono passati al polpaccio, dietro al ginocchio, di nuovo al retrocoscia e così via, quindi dopo dieci-quindici giorni sono iniziati dapprima i formicolii al piede o gamba, fino a quasi delle parestesie al lato esterno del piede, e tutto ciò dura tutt'ora, nonostante sia una settimana che faccio il deltacortene che indubbiamente avrà diminuito l'infiammazione generale, ma non più di tanto.
Al mattino quando mi alzo, per prima cosa la gamba diventa un formicolio spaventoso, e sto immobile fino a quando si calma, quindi devo passare una buona mezz'ora in movimento, alternato a qualche minuto di posizione semisdraiata, finchè quei dolori fortissimi al polpaccio e al retrocoscia si calmino, e possa iniziare a lavorare "quasi normalmente", anche se ogni tanto devo assumere la posizione semisdraiata.
I dolori al gluteo sono sempre presenti,non alla schiena, e si alternano in continuazione a momenti di calma o di dolori marcati, dipende dalla posizione o dal fatto se mi muovo, infatti ho notato che camminando possibilmente veloce o muovendomi da una parte all'altra tendono a diminuire molto, a volte quasi sembra sia passato tutto,poi magari nello spazio di cinque minuti attacano peggio di prima, e via così per tutto il giorno da un mese e mezzo. Quelli del gluteo sono dolori direi "profondi", che però non sono fissi, ma passano da un punto a un'altro, tolta come una specie di puntura
 che direi quella fissa, proprio al di sotto del gluteo, inizio coscia, ma comunque nella maggioranza tutto è relativo sempre alla posizione del momento.
Da disteso, viceversa dall'inizio della faccenda, non trovo più tanta pace, nel senso che la parestesia del piede non cessa assolutamente, e per calmare i dolori della gamba o del gluteo devo stare il più possibile coricato sul fianco opposto, con la gamba un pò piegata e un po in altre posizioni.
Seduto non se ne parla nemmeno, la gamba dopo qualche minuto impazzisce.Ho provato ad assumere la posizione accavallata, che lei definisce "da uomini",e anche se devo sforzarmi un pò ci riesco.Se mi piego normalmente non provo la puntura classica dell'ernia come prima dell'intervento, ovviamente più di tanto non posso perchè mi tira lo sciatico, altre posizione assunte dalla gamba all'in piedi le posso fare, compatibilmente con lo stato infiammatorio generale della parte, lo stesso dicasi da sdraiato, non mi sembra di notare mancanza di forza nel'arto, anche se a volte mi sembra di avere un pezzo di legno pesante al suo posto.
Che descriverle di più? Oltretutto se fosse fuoriuscita un'altra ernia, dop 40 giorni e il cortisone dovrebbe cominciare almeno una remissione, o no?Invece niente. L'ultima parola potrà averla la RM, che per fortuna come marittimo nel giro di un paio di giorni potrò farla e avere il risultato, (una delle rarissime cose positive di questo mestiere), però dovrò aspettare al mio sbarco.Nel frattempo che faccio, non è che la sto tirando troppo lunga e lo sciatico rimane poi danneggiato in modo irreparabile?
La ringrazio per la pazienza, ammesso che sia riuscito a leggermi fino in fondo, cordiali saluti, carman

« Ultima modifica: Maggio 11, 2014, 12:40:33 am da dr. Massimo Defilippo »

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #10 il: Ottobre 22, 2011, 10:39:54 pm »
Dottore buonasera,
dunque,mi sono quasi autoconvinto che il problema che mi sta stressando risieda proprio all'interno del gluteo.
Su internet ho trovato il disegno con la posizione per effettuare lo streching del piriforme, posizionando la gamba sul ginocchio opposto e tirando quindi quest'ultima verso il petto in modo tale da "stirare" il dannatissimo piri.Rimango così per 1 minuto o più,e faccio questo per 2-3 volte di seguito, 4-5 volte al giorno, da un paio di giorni.
Devo dire che durante l'esercizio mi sembra che i dolori al polpaccio e al gluteo diminuiscano leggermente, così pure il formicolio al piede, anche se non ho la certezza di questo.
Il fatto è che da quando ho iniziato, durante il giorno i dolori viceversa sono maggiori,soprattutto al gluteo e appunto al polpaccio, e sono praticamente sempre presenti, tranne quando faccio questi esercizi o sto disteso per un po,si calmano soprattutto se sto disteso a pancia in giù.E' corretto questo metodo che sto praticando, ed è normale che i dolori siano aumentati, o devo lasciar perdere perchè peggioro le cose?
Grazie ancora,Carman

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:intervento ernia discale L5-S1
« Risposta #11 il: Ottobre 31, 2011, 10:44:51 pm »
Carman,
lascia perdere lo stretching fai da te, per le gambe soprattutto bisogna farlo in un certo modo, mentre al collo va fatto in un altro.
Gli esercizi da scuole medie le lasciamo ai professori, la riabilitazione è un altra cosa.
Quindi ti consiglio vivamente di interrompere quello stretching.

Non possiamo escludere il piriforme in nessun modo, nemmeno gli altri muscoli glutei che causano spesso dolori lombari e lombosciatalgie.
La risonanza nuova darà le immagini che ci servono e capiremo finalmente cos'è successo.

Preciso sempre che la sindrome del piriforme non è mai isolata in un corpo perfetto, quindi va trattata in una seduta completa dove si valutano oltre al bacino anche tutto il resto della colonna vertebrale e i piedi.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista