Alberto,
quando leggo dei referti di esami di diagnostica strumentale (RM) in cui c'è scritto sembra rimango sempre perplesso, o si vede o non si vede!
Tornando a noi, direi che hai un ginocchio conciato maluccio, ma le parti che hai omesso della risonanza sono le più importanti.
Le fratture si rimarginano, sul condilo si parla di infrazione, ovvero una piccola crepa, mentre sul piatto tibiale la situazione è più complicata perchè la frattura è più estesa.
Se ti hanno già prescritto la fisioterapia vuol dire che la frattura non è
scomposta.
Dato che siamo sempre tutti di fretta, per velocizzare i tempi di solito consigliamo la magneto-terapia.
La cosa più importante è sapere le condizioni dei legamenti crociati e dei menischi, se il collaterale è parzialmente leso potresti continuare la tua vita normalmente anche se i rischi di romperlo completamente ci sono.
Sono d'accordo con il tuo ortopedico nell'evitare di farti una TAC, non capisco a che pro dovresti farla e prendere un sacco di radiazioni.
La radiografia mostra benissimo le ossa, la risonanza vede anche i tessuti molli: tendini, legamenti ecc.
Che tipo di lavoro stai facendo con il Fisioterapista? Solo mobilizzazione passiva?
Sono d'accordo con te che 90°/100° di mobilità in flessione del ginocchio sono pochi e non sufficienti per vivere, non puoi nemmeno andare in bici, sdraiarti sulla vasca ecc.
Se tu riuscissi a postare le immagini delle ultime radiografie che hai fatto mi farei un quadro più preciso, considera che la frattura della tibia è la più lenta a consolidarsi, una mia paziente dopo 5 mesi ha rifatto la radiografia e non aveva ancora rimarginato del tutto.
Un maschio di 30 anni senza osteoporosi può guarire prima, ma in linea di massima credo che gli ortopedici siano prudenti, ma non troppo.
Il rischio di fratturare di nuovo il piatto tibiale c'è anche se remoto, dovrai avere un po' di pazienza.
E' possibile che il dolore sia dovuto alla frattura, ma anche alle altre strutture articolari a iniziare dai legamenti.
Spero di esserti stato utile
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista