Buongiorno a tutti e grazie per il vostro lavoro.
Racconto brevemente il mio caso.
Quattro anni fa circa ho scoperto di avere un'ernia (in realtà sarebbero due ma mi limiterò a parlare di quella che ha creato il problema in questione) l5 s1. Dopo un periodo di forti dolori al nervo sciatico della gamba destra intrapresi la cura a base di anti infiammatori, dolore all'anca[/url]
cortisone, fisioterapia etc. La fase acuta scomparve e tutto sembrò rientrare nella norma.
Tutto proseguì senza particolari problemi fino allo scorso aprile. Dopo un viaggio abbastanza lungo in macchina (la stessa cosa successe anche per il primo episodio in cui il giorno prima guidai la macchina per qualche ora) iniziai ad avvertire
fastidi alla gamba destra.
La mattina successiva mi ritrovai completamente bloccato con dolori acutissimi simili a crampi nella zona retrostante la coscia destra, lateralmente al ginocchio e lungo la parte esterna del polpaccio.
Il dolore anche questa volta scomparve dopo circa una settimana e rimase il formicolio e l'insensibilità. Appena reiniziai a camminare però mi accorsi di non poter deambulare normalmente perchè mi risultava impossibile stare sulla punta del piede destro.
La tac evidenziava una grossa ernia parzialmente espulsa che comprimeva la radice dx del nervo sciatico. L'elettromiografia dimostrava una denervazione del gastrocnemio destro ed una atrofia muscolare dello stesso e mancato riflesso achilleo.
Dopo un paio di settimane o poco più ero già stato operato. L'operazione è andata bene ma ad oggi, dopo circa un mese, non riesco ancora a sollevarmi sulla punta del piede destro (come se fosse inchiodato a terra).
Il neurochirurgo dice che siamo nei limiti della norma (anche se ci aspettavamo un miglioramento più evidente) perchè la radice del nervo, anche se non sembrava danneggiata, era evidentemente tumefatta dalla compressione erniaria.
Ad oggi permane lo stesso indolenzimento sul lato esterno del piede fino al mignolo, alterata sensibilità sulla zona esterna della coscia dove ho avuto il
crampo e sotto al ginocchio. La tonicità del muscolo gastrocnemio è lievemente migliorata sull'esterno mentre rimane piuttosto flaccido verso interno. A volte riesco un pochino a camminare sulle punte anche se in maniera innaturale (probabilmente nel frattempo ho rinforzato un pò i muscoli tibiali).
Attualmente devo iniziare un ciclo di fisioterapia e nel frattempo sto eseguendo delle elettrostimolazioni e cerco di camminare in acqua quando possibile.Le camminate in acqua mi permettono di sollevarmi sulla punta del piede destro se mi immergo fino al bacino sforzando molto il muscolo tibiale ed il polpaccio solo esternamente.
Vorrei sapere se effettivamente l'ernia potrebbe essere stata la sola causa di tutto oppure se potrebbe esserci dell'altro (sofferenza dello spe o dello spi, piriforme, tendiniti etc).
La mia domanda è: devo fare ulteriori esami per indagare su altre patologie annesse? E' troppo presto ad un mese dall'operazione per trarre delle conclusioni? Cosa mi devo aspettare dalla fisioterapia?
Grazie mille.
Gabriele.
