Autore Topic: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?  (Letto 32864 volte)

Offline Roby

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Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« il: Febbraio 24, 2011, 12:07:47 am »
Salve, oggi sono rimasto molto sorpreso riguardo alle informazioni trovate sul sito www.fisioterapiarubiera.com.

Il fatto è che in questo momento sto scrivendo dal letto perchè bloccato da circa un mese e mezzo causa ernia a disco.

Ho 46 anni e anche due anni fà mi successe la stessa cosa (ernia discale in L3-L4 e protrusione discale in L2-L3, risolta con un po di fisioterapia e un po di Muscoril e Celestone (o simile) anche se in effetti, pure circa 15 anni fa sono rimasto bloccato per un mesetto, senza però aver fatto nessuna RM)

Due anni fa, in un ambulatorio di chinesiterapia mi consigliarono di usare la tecnica della 'Posizione mantenuta McKenzie sui gomiti' che sembrava comunque attenuare le tensioni e anche allora avevo un'ernia e una protusione documentata da RM.

Quello che mi chiedo è se ci possono essere delle controindicazioni ad usare quella tecnica dato che lei asserisce che nel caso di un suo paziente raggiunse la guarigione nonostante l'ernia fosse peggiorata o comunque non 'rientrata'...

ho visto che sul suo sito mette come controindicazioni:

1) Dolore in qualunque momento della giornata, con intensità maggiore a riposo:

La mia situazione non è questa, la maggior parte del tempo a riposo a letto non sento grossi dolori anche se se stò supino inizio a sentire un po di bruciore dietro.
Inoltre 7-8 volte lungo la giornata mi alzo ma negli ultimi giorni dopo 5-10 minuti che sto in piedi sento bruciore alla schiena, penso più o meno al livello della L2-L3

2) Pazienti in cura con cortisonici da molto tempo:

ho iniziato una serie di 6 iniezioni (per ora ne ho fatte 2) di:
MuscoRil 4 mg/2 ml + Celestone 4mg 1ml, in piu da bere una fiala di Dobetin al giorno


questi due fattori rientrano nel campo delle controindicazioni?

Quello che mi chiedo e se può essere utile continuare a fare appunto le flessioni 'Posizione mantenuta Mckenzie sui gomiti' o se possono essere un rischio per l'ernia e magari contribuire a farla uscire maggiormante...

Vi copio quì sotto anche l'ultima RM fatta una settimana fa:

Citazione

16/02/2011

    Esame RM: LOMBO-SACRALE

    eseguite seguenze SET1, TSE T2 nei diversi piani dello spazio

    Normale il decorso rachideo, ridotti i diametri del canale vertebrale nel tratto intermedio.
    Degenerati tutti i dischi intervertebrali il cui segnale è ipointenso nelle sequenze a TR lungo e lo spessore è lievemente ridotto. Si associano irregolarità osteocondrosiche delle limitanti somatiche contrapposte.
    La riduzione di spessore discale è più evidente in L2-L3 dove una protusione discale posteriore contatta il sacco durale e si estende al tratto prossimale dei forami di coniugazione. Si associa ipertrofia dei massicci articolari interapofisari.
    In L3-L4 e L4-L5 ampia e voluminosa protusione discale posteriore che bilateralmente coinvolge i recessi foraminali inferiori. Il danno anatomico è prevalente a sn in sede intraforaminale in L4-L5 dove è verosimile la presenza di ernia discale con pjù serrata stenosi del forame.
    In L5-S1 ulteriore ampia protusione discale posteriore prevalente in sede paramediana dx dove è maggiore il contatto sulla tasca radicolare S1.
    L'esame, confrontato con un precedente del 2008, mostra sostanziale stabilità dei reperti salvo una lieve progressione della degenerazione discale in L5-S1.

    Il Radiologo: firma
    Il Neuroradiologo: firma



So che in un forum è difficile se non impossibile fare diagnosi o altro  ma sono veramente allo stremo dopo quasi 2 mesi in casa, quasi sempre a letto anche perchè, alla fine del primo mese sembrava che l'infiammazione stesse calando, poi non so veramente il motivo ho avuto come una ricaduta, forse il cambiamento metereologico (?)

Mi chiedo se effettivamente non abbia aggravato la situazione stare così tanto tempo a letto, specialmente dopo aver letto, anche sul vostro sito riguardo alla 'centralizzazione del dolore'.

Il fatto è che ho sempre cercato nel possibile di stare in piedi e non a letto, ma anche un'osteopata che mi ha seguito per poco tempo mi consigliava di stare a letto appena sentivo dei dolori e io stesso pensavo che stare i piedi contribuisse a peggiorare la situazione.

Cosa vi è possibile consigliarmi?

Vi prego di non parlare subito di chirurgia o infiltrazioni di ozono.. vorrei tentare altre soluzioni prima di farmi tagliuzzare o bucherellare ...

Cordiali saluti
« Ultima modifica: Maggio 04, 2014, 12:23:07 am da dr. Massimo Defilippo »



Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #1 il: Febbraio 25, 2011, 12:14:38 am »
Roby,
l'intervento è sempre l'ultima spiaggia, nel nostro ambulatorio l'orientamento è questo.

Riguardo alle prime perplessità, forse le frasi scritte sul sito possono essere interpretate male, soprattutto da chi ha molto dolore, mi spiego meglio:
Il mckenzie è un metodo di diagnosi e terapia meccanica del dolore, se ci sono una o più posizioni / movimenti che attenuano il dolore e altre che lo aggravano, il mckenzie è indicato.
Se non ci sono posizioni e movimenti che attenuano il dolore, la terapia meccanica non darà buoni risultati, quindi non vale la pena di intraprenderla.
Questo non vuol dire che faccia dei danni, solo che non apporta benefici.

Il secondo quesito riguardo ai pazienti in cura con cortisonici da lungo tempo, intendo decine di anni, non alcuni cicli ogni tanto.

Probabilmente starà pensando: come faccio a sapere se ci sono movimenti che mi fanno stare meglio? Considerando le tante possibilità che ci sono, dovrebbe rivolgersi a dei fisioterapisti esperti che sappiano provare tutti gli esercizi possibili.
Tanti pazienti pensano che il mckenzie sia solo un esercizio in estensione, ho sentito gente chiamarlo il mckenzie classico, ma non è così, ci sono tanti movimenti in flessione, rotazione e inclinazione laterale meno conosciuti, ma non per questo meno utili.

Stare a letto a riposo non è una cura, ci sono studi che dimostrano un peggioramento della situazione nei pazienti allettati.
Con questo non voglio dire che deve alzarsi in piedi e soffrire le pene dell'inferno, ma che a tratti potrebbe stare seduto e un po' in piedi.

Il mckenzie, l'osteopatia e le terapie manuali in generale possono farti stare meglio o farti guarire, quindi proverei queste prima di affidarmi a infiltrazioni o bisturi.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
« Ultima modifica: Maggio 04, 2014, 12:24:11 am da dr. Massimo Defilippo »

Offline marcelloz71

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #2 il: Marzo 17, 2011, 01:19:40 pm »
Salve sono un po'  impaurito in questo momento...avevo problemi con la gamba sinistra infatti era dolorante altezza inguine e poi dietro al polpaccio..e l'ortopedico mi ha detto che forse ho sospetta ernia..... inizio ernia al disco e cosi' mi ha consigliato di  fare la RISONANZA MAGNETICA e stasera ho letto questo:

Non si rilevano alterazioni di segnale da riferire a lesioni ossee a carattere focale a carico dei metameri in esame.
Piccolo emangioma verebrale .iperintenso in T1 e T2,nel contesto della meta' sinistra del soma di L1,Canale vertebrale di normale ampiezza.
I dischi intersomatici esplorati conservano regolare spessore  segnale fisiologicamente iperintenso in T2.
Assenza di impronte estrinseche a carico degli spazi perimidolalari e peridurali.Cono midollare in sede,di normale morfologia e segnale


leggendo nei siti :
Piccolo emangioma verebrale
parlano di tumore maligno se si ha piu' di 30 anni io ne ho 39
poi leggevo anche:

Esiste una variante molto rara di tale lesione che risulta essere aggressiva (emangioma aggressivo) la cui diagnosi vine fatta clinicamente e mediante la valutazione delle caratteristiche radiografiche.

mi date una risposta grazie e scusatemi vi rinrazio ciao :-(

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #3 il: Marzo 17, 2011, 10:46:26 pm »
Marcello,
purtroppo leggere su internet senza conoscere la materia può portare delle paure infondate, non sei il primo che se la fa sotto per aver trovato certe informazioni.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'emangioma o angioma non causa problemi, non te lo dico perché voglio rassicurarti, ma perché ho tanti pazienti che hanno questa formazione senza disturbi.
La classificazione che hai scritto, non sò dove l'hai trovata, ma mi sembra errata oltre che illogica.

Questo non vuol dire che bisogna lasciar perdere, ti consiglio di consultare il tuo medico per capire meglio il problema ed esplorare quello che lui ritiene opportuno, io senza vederti posso solo darti delle statistiche.

Tornando al disturbo della schiena, dalla risonanza non risulta praticamente niente, è molto raro, ma è possibile.
Tu come stai?

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista

Offline marysol

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #4 il: Maggio 17, 2011, 05:57:59 pm »
SALVE sono una donna di 35 anni,nel 2008 ho subito un intervento chirurgico:interlaminotomia-foraminotomia-e discectomia l5 s1 sx con tecnica microchirurgica. OGGI 05/2011seguendo una rmn rachide lombare si evidenzia ernia intraspongiosa di schomorl in l3 l4. In l4 l5 protusione discale circonferenziale riducente lo spazio epidurale anteriore che tende ad assumere caratteristichedi piccola ernia contenuta in sede paramediana sinistra, che lambisce il profiloventrale l5 s1, minima alterazione del profilo postero discale in sede postero laterale sinistra, da riferire ad esiti fibrocicatriziali. Diffuse alterazioni di carattere degenerativo artrosico piu evidente a livello dei massicci articolari del tratto l5 s1 e si riscontra una netta riduzione della quota tessutale in sede postero laterale sinistra a confronto con un precedente rmn esibito il 22/04/09.Cosa fare? Ho dolore che si protrae lungo la coscia, gamba e caviglia destra a cosa è dovuto?salve e grazie.

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #5 il: Maggio 18, 2011, 12:03:21 am »
Marysol,
devi essere molto precisa quando descrivi i sintomi, altrimenti facciamo solo delle supposizioni senza senso.
Dov'è esattamente il dolore? (nella parte posteriore della coscia, laterale, anteriore, ecc)
Fin dove arrivano i sintomi? (al piede, all'alluce, ecc.)
Quando hai dolore? (piegandoti, inarcandoti indietro, ruotando il tronco, di notte, da ferma ecc.)?
Com'è iniziato quest'ultimo episodio doloroso?

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Offline marysol

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #6 il: Maggio 20, 2011, 05:17:39 pm »
Marysol,
devi essere molto precisa quando descrivi i sintomi, altrimenti facciamo solo delle supposizioni senza senso.
Dov'è esattamente il dolore? (nella parte posteriore della coscia, laterale, anteriore, ecc)
Fin dove arrivano i sintomi? (al piede, all'alluce, ecc.)
Quando hai dolore? (piegandoti, inarcandoti indietro, ruotando il tronco, di notte, da ferma ecc.)?
Com'è iniziato quest'ultimo episodio doloroso?


SALVE...allora preciso che il dolore cè l'ho da una ventina di giorni.(...parte dall'anca destra e si estende nella coscia posteriormente dietro al ginocchio fino alla caviglia e in parte nel davanti dell'attaccature del piede....ce' l'ho da ferma..da distesa...ecc)..ed anche se mi si è riscontrata nell' rmn la formazione di una piccola ernia paramediana sinistra che lambisce il profilo ventrale della radice l5 omolaterale,io mi sento un chiodo fisso nelle ultime vertebre a destra....il risultato un po' mi ha disorientata..per via del punto indolenzito...volevo capire cosa vuol dire "riduzione della quota tissutale in sede postero laterale sinistra e diffuse alterazioni di carattere degenerativo artrosico piu evidente nei massicci articolari del tratto l5 s1"? a cosa posso andare in contro nel tempo? grazie dottore.


Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #7 il: Maggio 21, 2011, 01:27:26 am »
Marysol,
considera che ogni radiologo utilizza la sua terminologia, la riduzione della quota tissutale in sede postero laterale sinistra dovrebbe voler dire che l'anulus fibroso del disco intervertebrale è stato consumato fino a ridursi di ampiezza.
Le "diffuse alterazioni artrosiche degenerative dei massicci articolari" vuol dire che la cartilagine si è assottigliata e l'osso ha modificato la sua composizione creando delle zone più dense (sclerosi) e altre meno dense (geodi).
Il referto non parla di osteofiti che sono più pericolosi perché vuol dire che un becco osso neoformato può comprimere la radice nervosa.

Con il tempo può peggiorare la situazione, anzi sicuramente non migliorerà, quindi potresti soffrire di dolore cronico alla schiena oppure potresti non avere fastidio.
Il punto è che non c'è una corrispondenza chiara tra esiti della risonanza e sintomi, per spiegarmi meglio, una signora di 95 anni ha sicuramente l'artrosi avanzata ovunque, ma potrebbe avere dolore solo alle spalle senza soffrire alla schiena, al ginocchio ecc.
Sicuramente la tua condizione a 35 anni non è bellissima, ma non ne farei una tragedia.

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Offline marysol

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #8 il: Maggio 23, 2011, 04:13:27 pm »
Marysol,
considera che ogni radiologo utilizza la sua terminologia, la riduzione della quota tissutale in sede postero laterale sinistra dovrebbe voler dire che l'anulus fibroso del disco intervertebrale è stato consumato fino a ridursi di ampiezza.
Le "diffuse alterazioni artrosiche degenerative dei massicci articolari" vuol dire che la cartilagine si è assottigliata e l'osso ha modificato la sua composizione creando delle zone più dense (sclerosi) e altre meno dense (geodi).
Il referto non parla di osteofiti che sono più pericolosi perché vuol dire che un becco osso neoformato può comprimere la radice nervosa.

Con il tempo può peggiorare la situazione, anzi sicuramente non migliorerà, quindi potresti soffrire di dolore cronico alla schiena oppure potresti non avere fastidio.
Il punto è che non c'è una corrispondenza chiara tra esiti della risonanza e sintomi, per spiegarmi meglio, una signora di 95 anni ha sicuramente l'artrosi avanzata ovunque, ma potrebbe avere dolore solo alle spalle senza soffrire alla schiena, al ginocchio ecc.
Sicuramente la tua condizione a 35 anni non è bellissima, ma non ne farei una tragedia.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista






grazie Dottore per la risposta....invece  per il dolore alla gamba e coscia destra forse è piu' conveniente farmi una rmn dorsale e cervicale? ho delle fitte anche  nelle vertebre in alto alla schiena a destra,oltre a chiodo fisso a destra della zona lombare come ho scritto... insomma trovare delle soluzioni affinche non mi si peggiorino le mie condizioni di salute, grazie mille.

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #9 il: Maggio 24, 2011, 12:12:31 am »
Marysol,
un eventuale ernia o protrusione dorsale e cervicale non può causare una sciatalgia, dovresti accusare una brachialgia o un dolore intercostale.
E' altrettanto vero che se la colonna vertebrale ha dei blocchi ai livelli superiori, ci possono essere dei disturbi lungo tutta la spina dorsale.
Io proverei delle terapie manuali fisioterapiche o osteopatiche in modo da risolvere il problema alla radice ed eliminare la causa.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
« Ultima modifica: Maggio 04, 2014, 12:24:52 am da dr. Massimo Defilippo »

Offline marysol

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #10 il: Maggio 24, 2011, 07:41:41 pm »
grazie dottore ,ma l'indolenzimento del braccio destro cè..a parte tutto,ed il dolore non passa nel punto fisso a destra zona lombare ed oggi è piu' forte e si protae nel ginocchio posteriore dietro e nel polpaccio e poi continua davanti al collo del piede fino a meta' si esso....sono messa male.salve

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #11 il: Maggio 24, 2011, 11:25:20 pm »
Marysol,
i tuoi acciacchi sono abbastanza comuni, posso solo dirti che se non hai formicolio al piede è un buon segno.
Credo che tu debba fare delle terapie mirate per raddrizzare tutta la colonna perché c'è qualcosa che non va e condiziona la parte superiore e inferiore.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista

Offline marysol

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Re: Ernia a disco e protusioni, quale soluzione?
« Risposta #12 il: Maggio 26, 2011, 07:16:32 pm »
ANCORA GRAZIE..DOTTORE.!