Autore Topic: Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn  (Letto 10272 volte)

Offline luisa8

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Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« il: Dicembre 19, 2017, 03:56:33 pm »
Buongiorno Dottor Defilippo, avrei urgente bisogno del suo aiuto perchè è da un anno ormai che combatto con una fascite plantare al piede sinistro e, da oltre un mese, con un dolore acuto al piede destro al collo del piede sotto l'osso interno della caviglia per il quale oggi ho effettuato un'ecografia a entrambi i piedi col seguente referto:
L'esame non rileva alterazioni del tendine di Achille. Si osserva ispessimento dell'aponevrosi plantare a livello dell'inserzione calcaneale a destra. A sinistra permane ispessimento per circa mm 30.7x4.6x25.6 nei maggiori diametri da fascite plantare, medialmente. Si osserva infine  lieve tenosinovite dei tendini dei muscoli tibiale posteriore e flessore lungo delle dita a destra dove si osserva una minuta immagine sclero-calcifica da esiti di pregresso trauma.
Mi è stata anche consigliata una risonanza al piede destro per vedere meglio questa calcificazione da trauma, ma ora non so come gestire la cosa perchè il dolore mi si riacutizza ogni volta che scendo un gradino o semplicemente carico leggermente sul piede destro come quando entro dentro la doccia. Sento un dolore acuto che poi se cammino normalmente su piano mi passa. Inoltre sento un dolore come di un livido al tallone ogni volta che lo appoggio sul materasso dopo qualche minuto in cui sono in posizione supina. Vorrei sapere cosa mi consiglia di fare se fasciarlo, fare movimento o tenerlo a riposo. In questo mese ho messo ghiaccio, lasonil, lungo riposo ma senza risultato. Consideri che io non faccio sport tranne lunghe camminate prima che si scatenasse il problema della fascite plantare che mi ha obbligato a ridurre ulteriormente il poco movimento che facevo. Sono un po sottopeso perchè peso 50 chili per 1.73 non ho mai portato tacchi e lavoravo lunghe ore al pc quindi seduta. Sono stata sottoposta ad intervento alle dita a martello del piede sinistro nel 2005, purtroppo non risolutivo perchè nel corso degli anni il secondo dito è tornato ad arcuarsi completamente. Per il resto non ho sofferto di particolari problemi ai piedi fino all'episodio di fascite, a seguito di un piegamento brusco del polpaccio e piede  verso l'interno mentre avevo la gamba accavallata. Da allora ho eseguito ciclo di tecar e ultrasuoni vari esami tra cui rx a emtrambi i piedi anche sotto carico che non hanno mostrato spine calcaneari nè altre alterazioni ossee, poi RMN al piede sinistro nel marzo 2016 che ha mostrato una tendinopatia del tibiale post del flessore lungo dell’alluce. Sfumate aree di edema della spongiosa ossea del calcagno, dell'astragalo di verosimile natura postraumatica e/o algosdistrofica e un edema della fascia plantare in sede calcaneare. Questo referto poi è stato ridimensionato dall'ortopedico che me l'aveva prescitta dicendo che le immagini non mostravano elementi patologici significativi che giustificasse una calcaneodinia invalidante,  mi ha detto che pensava invece a qualcosa sempre pertinente alla neurologia come una sindrome del tunnel tarsale, ma di natura diversa dall'algodistrofia. Allora ho eseguito esame neurologico di velocità di conduzione arti inferiori dove tutto è risultato nella norma e esami per escludere problemi di natura reumatica, tiroidei o diabete ecc.  Nel frattempo ho continuato a gestire il problema con esercizi di streching per allungare la fascia plantare, pallina sotto il piede che mi ha sempre provocato purtroppo dolore e ghiaccio ogni volta che sentivo dolore. Per ultimo ho visto un fisiatra che dopo avermi prescitto RMN  lombo sacrale che non ha rilevato ernie o altri problemi, mi aveva prescitto tallonette o plantari, le tallonette mi aumentavano il dolore ai talloni mentre il plantare non l'ho voluto far realizzare perche sarebbe stato il terzo paio negli anni in quanto dopo l'intervento per le dita a martello e successivamente nel 2015 a seguito di visita podologica che avevo fatto per valutare un eventuale nuovo intervento per il dito a griffe residua mi avevano realizzato plantari per piede pronato e iperpronazione dinamica ma non sono riuscita mai a portarli perchè mi causano un forte dolore proprio nel punto in cui ora ho la fascite plantare.
Mi scuso per essermi dilungata tanto ma non riesco a riassumere maggiormente quest'anno  trascorso dietro al mio problema. La ringrazio in anticipo per il suo consulto e per ogni prezioso suggerimento che mi potrà dare.



Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #1 il: Dicembre 21, 2017, 02:02:00 am »
Luisa,
Effettivamente sarebbe meglio vedere la radiografia per capire dov'è quella calcificazione di cui parli, ma dal referto sembra che non sia uno sperone.
Per la fascite, io ti sconsiglio lo stretching, non ho mai visto pazienti guarire con lo stretching, ma solo riacutizzare il dolore.
Se l'esercizio con la pallina ti da fastidio evitalo oppure premi meno.
CI sono altri esercizi che puoi fare, qui ci sono tutti gli esercizi e i rimedi:
https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/fascite-plantare-rimedi-cura/

Ora, la sedentarietà non ti ha aiutato, forse è la causa del problema insieme ad alcuni alimenti che mangi.
Anche se sei magra, devi stare attenta all'alimentazione, in particolare latticini e cereali (pizza, pasta, pane, ecc.)
Questi alimenti sono pro-infiammatori e favoriscono la formazione di calcificazioni.
Il mio consiglio è di muovere il piede e la gamba più possibile, se riesci a camminare ok, altrimenti anche da casa senza carico.
Puoi fare esercizi da sdraiata o seduta.
Il riposo non è una terapia, può essere accettabile per due giorni, cioè nella fase acuta, secondo gli studi scientifici.
Tuttavia io eviterei anche quei due giorni perché il riposo non è una terapia.

Se non bastasse, ti consiglio di rivolgerti ad un bravo fisioterapista/osteopata che sappia fare la terapia manuale sul piede.
In questo modo può sciogliere contratture e tensioni che  causano dolore.
Ricorda che se hai avuto il dito a martello, probabilmente la fascia sta "tirando" ed è retratta.
La posizione delle ossa dipende da muscoli e fascia di tessuto connettivo, se questi sono accorciati è normale che cambi l'anatomia dello scheletro.




Offline luisa8

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #2 il: Dicembre 21, 2017, 01:37:13 pm »
Grazie mille Dottore è la prima volta che ottengo una risposta così esaustiva e utile.
Sono consapevole del fatto che il problema al piede destro l'ho causato io caricando eccessivamente nei mesi per il dolore che sentivo per la fascite all'altro piede. Non ho trovato qualcuno che mi abbia saputo guidare in questo percorso. Alla prima visita fatta dopo la comparsa del dolore, l'ortopedico a cui mi ero rivolta mi aveva detto che l'unica soluzione sarebbe stata fare tre infiltrazioni di acido ialuronico oppure un mese con il piede in scarico e con le stampelle. Optai per l'iniezione che mi causò un gonfiore e un dolore incredibile, tale da non poter neanche appoggiare il piede per terra.  Lui mi disse che avevo avuto un trauma dell'ago, quindi appena ristabilita un pò mi affidai ad un altro ortopedico che prescrisse tecar e ultrasuoni che mi hanno aiutato molto riducendo pian piano il gonfiore, permettendomi di riappoggiare  il tallone per terra ma il dolore della fascite non è mai scomparso. Allora mettevo ghiaccio e riposo ogni volta che mi tornava il dolore, quindi sbagliando? Ho provato anche a fare un altro ciclo di tecar ma questa volta mi provocava fastidio e ho interrotto dopo la terza seduta. Poi dopo l'iter delle varie visite, solo durante l'estate nuotare un pò al mare mi ha aiutato, anche se sentivo sempre la caviglia destra instabile e debole. A inizi settembre purtroppo mi sono dovuta sottoporre ad un intervento e sono stata di nuovo ferma a lungo, poi rimettendo le scarpe chiuse il problema si è riacutizzato. Gli esercizi che faccio come giustamente mi ha fatto notare sono evidentemente sbagliati perchè mi accentuano il dolore e sto molto meglio quando non li faccio.
Ora come mi ha suggerito farò una radiografia per capire meglio quanto emerso nell'ecografia.
Ho molta paura di mettermi nelle mani sbagliate perchè nel corso del tempo mi hanno manipolato molto il piede ogni volta accentuandomi il dolore.

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #3 il: Dicembre 23, 2017, 01:38:00 am »
Luisa,
si capisco che generalmente non rispondi bene alle terapie.
Se gli ultrasuoni ti hanno fatto bene, potresti anche pensare di ripeterli.
Per questo disturbo, le terapie che facciamo in ambulatorio sono:
1) Laser,
2) Ultrasuoni,
3) Manipolazioni.
Le manipolazioni non devono essere fatte sulla zona dolorosa, anzi, generalmente io lavoro tutta la gamba, soprattutto dal ginocchio in giù dove si accumulano tante tensioni.
Però capisco che ogni terapista ha uno stile e delle tecniche diverse.

Offline luisa8

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #4 il: Gennaio 03, 2018, 12:28:01 pm »
Buongiorno Dottor Defilippo, vorrei chiedere gentilmente un suo consiglio su come gestire il dolore che avverto ancora nel piede destro sul lato interno della caviglia sotto l'osso. Avverto dolore soltanto facendo determinati movimenti e cioè scendendo le scale (già scendendo il primo gradino sento una fitta forte che interessa il collo del piede e la parte interna della caviglia un pò sotto l'osso); iinoltre sento lo stesso dolore anche caricando sul piede per entrare dentro la doccia o a volte camminando se carico la caviglia verso l’interno quando trovo il terreno scosceso. Invece posso inginocchiarmi sulle punte dei piedi o salire le scale senza sentire dolore. Nell'ecografia il radiologo aveva evidenziato una minuta immagine sclero calcifica da esiti di pregresso trauma nei tendini del muscolo tibiale posteriore. Vorrei sapere se sarebbe utile mettere un tutore per la caviglia e che tipo di tutore o cavigliera è meglio scegliere? Posso fare degli esercizi? Grazie mille anticipatamente

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2018, 09:02:11 am »
Luisa,
Anche se non è stata fatta la diagnosi, se non ci sono fratture non vedo l'utilità di un tutore che immobilizza la caviglia.
Bloccare un articolazione non è una terapia, anzi, può causare rigidità.

Ci sono tanti esercizi che puoi provare a fare, io ti consiglio la riabilitazione propriocettiva, puoi trovare informazioni qui:
https://www.fisioterapiarubiera.com/distorsione-alla-caviglia/




Offline luisa8

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #6 il: Gennaio 13, 2018, 06:53:50 pm »
Buonasera Dottore, grazie per tutti i suoi preziosi consigli.
Sto eseguendo gli esercizi proposti nei suoi video per riabilitare la caviglia e ho anche acquistato una fisio tavoletta doppia che ho iniziato ad usare da tre giorni ma ad uso singolo perchè le due parti si possono separare. Ciò che mi ha molto preoccupata è che provando ad usare la tavoletta da seduta, per abituarmi al suo utilizzo, ho notato un'estrema debolezza nel piede destro che trema ogni volta che faccio il movimento di flessione col piede, c'è come una sorta di spasmo e questo mi ha molto allarmata. Molto meno debole è invece il piede sinistro quello che è stato affetto da fascite per un anno e che ora sembra stia migliorando gradualmente.
Se invece provo ad usare la tavoletta stando in piedi con il piede opposto appoggiato per terra non avverto il tremore e riesco a muovere il piede più agevolmente. Essendomi sottoposta alla serie di esami che ho elencato nella prima email mi ero tranquillizzata sul fatto che ci potessero essere problemi di salute più seri, però questa debolezza, più il fatto che è capitato di avere periodi di debolezza anche nelle mani quando stringo qualche oggetto, come una bottiglietta di plastica dura, mi sta preoccupando molto. Questa debolezza può essere il risultato di un anno di scarsa attività o ci potrebbe essere qualche problema più grave?
Ora sto camminando almeno un'ora al giorno e poi dedico una mezz'ora agli esercizi per la caviglia, camminata sulle punte e di equilibrio su un piede (che purtroppo mi ha dato la portata di quanto poco equilibrio abbia stando su un piede alla volta) e qualche altro esercizio di allungamento tipo posizioni semplici di yoga per allungare la schiena. Sto sbagliando ad usare la tavoletta anche se lo sto facendo senza carico? Grazie tante

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re:Dolore al collo del piede dx e storia di fascite plantare sn
« Risposta #7 il: Gennaio 16, 2018, 10:33:08 am »
Luisa8,
Probabilmente è una questione di postura, forse piegando di più il ginocchio o di meno il piede non trema.
Per le malattie serie, avresti problemi anche in piedi, ma se in piedi non senti questa debolezza bisogna capire il motivo per cui viene da seduta.

Stai facendo un buon programma. Continua così e vediamo come va.