Buongiorno dottore,
Le riscrivo perchè inizio ad avere dei dubbi sul fatto che tutti questi dolori siano da imputare ad una recidiva o comunque alla schiena.
Ho cercato di analizzare il tutto, e posso dirle che questi sintomi mi fanno pensare al discorso del
piriforme o qualcosa del genere.
Cerco ora di descriverle esattamente il quadro:
Tutto è iniziato una quarantina di giorni fa,dopo che senza pensarci ho posto un po' rudemente un peso di circa 9 kg sulla spalla (lato intervento) e ho fatto un paio di rampe di scale.
Dopo una mezz'ora ho iniziato ad avere
dolori lombari e quasi subito ha iniziato il calvario della sciatica, con forti dolori diffusi al gluteo.
Inizialmente i dolori(forti) erano localizzati per lo più alla coscia posteriore, ma dopo un paio di giorni i dolori lombari hanno iniziato a diminuire fino praticamente a sparire completamente, mentre i dolori alla gamba hanno iniziato a "muoversi",cioè sono passati al polpaccio, dietro al ginocchio, di nuovo al retrocoscia e così via, quindi dopo dieci-quindici giorni sono iniziati dapprima i formicolii al piede o gamba, fino a quasi delle parestesie al lato esterno del piede, e tutto ciò dura tutt'ora, nonostante sia una settimana che faccio il deltacortene che indubbiamente avrà diminuito l'infiammazione generale, ma non più di tanto.
Al mattino quando mi alzo, per prima cosa la gamba diventa un formicolio spaventoso, e sto immobile fino a quando si calma, quindi devo passare una buona mezz'ora in movimento, alternato a qualche minuto di posizione semisdraiata, finchè quei dolori fortissimi al polpaccio e al retrocoscia si calmino, e possa iniziare a lavorare "quasi normalmente", anche se ogni tanto devo assumere la posizione semisdraiata.
I dolori al gluteo sono sempre presenti,non alla schiena, e si alternano in continuazione a momenti di calma o di dolori marcati, dipende dalla posizione o dal fatto se mi muovo, infatti ho notato che camminando possibilmente veloce o muovendomi da una parte all'altra tendono a diminuire molto, a volte quasi sembra sia passato tutto,poi magari nello spazio di cinque minuti attacano peggio di prima, e via così per tutto il giorno da un mese e mezzo. Quelli del gluteo sono dolori direi "profondi", che però non sono fissi, ma passano da un punto a un'altro, tolta come una specie di puntura
che direi quella fissa, proprio al di sotto del gluteo, inizio coscia, ma comunque nella maggioranza tutto è relativo sempre alla posizione del momento.
Da disteso, viceversa dall'inizio della faccenda, non trovo più tanta pace, nel senso che la parestesia del piede non cessa assolutamente, e per calmare i dolori della gamba o del gluteo devo stare il più possibile coricato sul fianco opposto, con la gamba un pò piegata e un po in altre posizioni.
Seduto non se ne parla nemmeno, la gamba dopo qualche minuto impazzisce.Ho provato ad assumere la posizione accavallata, che lei definisce "da uomini",e anche se devo sforzarmi un pò ci riesco.Se mi piego normalmente non provo la puntura classica dell'ernia come prima dell'intervento, ovviamente più di tanto non posso perchè mi tira lo sciatico, altre posizione assunte dalla gamba all'in piedi le posso fare, compatibilmente con lo stato infiammatorio generale della parte, lo stesso dicasi da sdraiato, non mi sembra di notare mancanza di forza nel'arto, anche se a volte mi sembra di avere un pezzo di legno pesante al suo posto.
Che descriverle di più? Oltretutto se fosse fuoriuscita un'altra ernia, dop 40 giorni e il cortisone dovrebbe cominciare almeno una remissione, o no?Invece niente. L'ultima parola potrà averla la RM, che per fortuna come marittimo nel giro di un paio di giorni potrò farla e avere il risultato, (una delle rarissime cose positive di questo mestiere), però dovrò aspettare al mio sbarco.Nel frattempo che faccio, non è che la sto tirando troppo lunga e lo sciatico rimane poi danneggiato in modo irreparabile?
La ringrazio per la pazienza, ammesso che sia riuscito a leggermi fino in fondo, cordiali saluti, carman