Autore Topic: CERVICOBRACHIALGIA  (Letto 17365 volte)

Offline fede8

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CERVICOBRACHIALGIA
« il: Ottobre 17, 2009, 10:04:33 pm »
Vorrei avere il parere di un esperto sul mio problema se possibile.
Il 14.02.2009 ho subito un trauma a seguito di incidente stradale, ho portato per circa 15 giorni il collare rigido. Ho assunto antidolorifici per alleviare il dolore, non passando il medico di famiglia mi ha prescritto la visita dall'ortopedico. A Giugno mi sono sottoposta alla visita e l'ortopedico mi ha prescritto una risonanza magnetica poiché oltre al dolore al collo avevo manifestavo un forte dolore al braccio dx.
A Settembre sono stata chiamata per la risonanza e la scorsa settimana sono tornata dall'ortopedico con i risultati dell'esame. La diagnosi dell'ortopedico è stata: cervicobrachialgia dx, rachide cervicale ipomobile, dolente e rigido. risentimento algico alla dgp delle apofisi spinose basse. Contrattura dei muscoli trapezi.
La terapia da effettuare consiste in dieci sedute contenente ognuna:
RMI attiva e passiva
 massoterapia
correnti antalgiche
ionoforesi con artosilene
Sono andata in un centro vicino casa dove mi è stato detto che non devo seguire questa terapia ma una sedute composta da tecar e pompage.
Vi chiedo se potete aiutarmi a scegliere quale delle due terapie è migliore per il mio caso o se potete delucidarmi circa le differenze con pro e contro delle stesse terapie.
Ho un fortissimo dolore alla mano, faccio fatica a scrivere a mano o con la tastiera.
Grazie.
« Ultima modifica: Aprile 22, 2014, 01:23:02 am da dr. Massimo Defilippo »



Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: CERVICOBRACHIALGIA
« Risposta #1 il: Ottobre 18, 2009, 01:39:41 am »
Fede8,
da quello che mi dici ho qualche dubbio, infatti nella diagnosi del medico compaiono solo il collo e i muscoli trapezi (quelli che collegano la colonna vertebrale alla spalla).

Non riesco a capire cosa intendi quando scrivi RMI, ma dato che hai specificato attiva e passiva, credo che sia la fisiochinesiterapia (FKT), forse scritta a biro da un medico ... :-)

Le terapie che hai indicato possono essere tutte utili, forse meglio quelle prescritte dall'ortopedico perchè agiscono sul dolore, sulle contratture e sul movimento.
La massoterapia o massaggio scioglie le contratture, le correnti antalgiche e la ionoforesi fanno parte dell'elettroterapia ed agiscono sul dolore, mentre la FKT attiva e passiva aiuta a recuperare l'articolarità.

Tieni conto che probabilmente le contratture al collo erano presenti anche prima dell'incidente.


Le terapie consigliate nel centro di fisioterapia vicino a casa sono utili per le contratture (tecar® ) e aiutano per il dolore (pompage), ma dubito che tu possa guarire.
La Tecar ® è uno strumento che consiste in un elettrodo mobile e una piastra fissa tra i quali passa un onda di media frequenza.
Il pompage è una sorta di trazione del collo.


Se tu fossi venuta da me, ti avrei valutato bene, perchè se il tuo dolore è di tipo meccanico si potrebbe fare una terapia denominata Mckenzie, che mi ha dato tante soddisfazioni nei dolori che dal collo si irradiano al braccio.
Per dolore meccanico intendo che i sintomi calano di intensità in certi movimenti o posizioni, mentre aumentano in altre.

Spero di esserti stato utile, non esitare a contattarmi per altri dubbi.

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista.
« Ultima modifica: Settembre 14, 2013, 11:17:07 am da dr. Massimo Defilippo »

Offline fede8

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Re: CERVICOBRACHIALGIA
« Risposta #2 il: Ottobre 19, 2009, 11:58:34 pm »
La lastra effettuata dopo l'incidente al pronto soccorso cita: "non evidenti definite rime di frattura, di apprezzabilità radiologica attuale, nelle proiezioni eseguite. Verticalizzazioni del tratto cervicale. Al persistere della sintomatologia opportuno esame radiografico di dettaglio."
La risonanza:
RM colonna cervicale:
"Esame eseguito con sequenze TSE e GRE secondo piani sagittali ed assiali. Rettilineizzazioni della fisiologica curvatura lordosica cervicale in clinostatismo. Sostanzialmente conservati in ampiezza di spazi intersomatici. Regolare l'idratazione dei nuclei polposi dei dischi intervertebrali, eccetto che per iniziale ipointensità del nucleo polposo a livello C5-C6, come per fenomeni di minima disidratazione. Minime protrusioni discali posteriori ad ampio raggio nel tratto C4-C7, senza significative impronte sul sacco durale. Non evidenti sicuri segni di conflitto radicolare.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti nel tratto esplorato. Non aree focali di alterato segnale a carico della corda midollare nel tratto esaminato. Conservati in altezza i somi vertebrale."
Queste sono le diagnosi  degli esami effettuati.
La terapia richiesta dall'ortopedico è RMI attiva e passiva, non era scritta a mano ma a computer.
Spero che con queste informazioni riesca a darmi la sua diagnosi.
Comunque da quello che ho capito la terapia migliore per il mio problema è quella prescritta dal mio ortopedico.
Grazie per la sua disponibilità.

Offline dr. Massimo Defilippo

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Re: CERVICOBRACHIALGIA
« Risposta #3 il: Ottobre 20, 2009, 12:15:25 am »
Fede8,
Onestamente non capisco cosa voglia dire RMI, ad ogni modo, se c'è scritto attiva e passiva, immagino che sia la Fisiokinesiterapia o mobilizzazione.
Sulla mobilizzazione passiva non ci dovrebbero essere problemi, spero però che la gli esercizi attivi siano fatti individualmente e non in gruppi di oltre 5 persone, a volte mi sembrano delle sedute di ginnastica in palestra.

Se posso darti un consiglio, informati se nel centro in cui andrai ci sono fisioterapisti che conoscono il Mckenzie, in tal caso non dovresti avere problemi.

Spero di esserti stato utile

Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista.