Autore Topic: artoscopia ginocchio  (Letto 6974 volte)

Offline elis

  • utente appena iscritto
  • *
  • Post: 1
artoscopia ginocchio
« il: Giugno 01, 2014, 09:51:28 pm »
Buonasera,
Sono una ragazza di 22 anni. In seguito a caduta avvenuta in data 14.03 e alla conseguente incapacità a muovere la gamba e il ginocchio, sono stata portata in pronto soccorso dove mi è stata effettuata una RX al ginocchio in due proiezioni, con esito “Non evidenti fratture. Edema delle parti molli con due millimetriche formazioni iperdense sulla proiezione del comprarto mediale.”.

Il giorno seguente alla prima visita ortopedica il medico mi ha diagnosticato una distorsione di II-III grado ai legamenti collaterali, consigliandomi riposo, diagnosi confermata successivamente alla visita di controllo a distanza di 10 giorni, dove mi è stato detto di abbandonare le stampelle e riprendere normalmente l’uso dell’arto. Su mia richiesta, in quanto il dolore e l’incapacità a muovere il ginocchio persistevano, mi è stata prescritta una RMN, effettuata in data 01.04 con esito “Acquisizioni multiplanari e multiplanimetriche. Nella norma per spessore e segnale il tendine del quadricipite. Iperintensitività di segnale e significato entesopatico a livello dell’inserzione prossimale del legamento rotuleo. Patella centrata ed in asse con assottigliamento ed iperintensitività di segnale della cartilagine riferibile a condromalacia. Discreta falda di versamento liquido articolare. Edema della spongiosa ossea in corrispondenza del terzo medio inferiore del corpo rotuleo. Nei limiti della norma il rilievo anatomico della capsula articolare e dei legamenti collaterali. Lesione di terzo grado del corno anteriore della fibrocartilagine meniscale laterale. Fibrocartilagine meniscale mediale di regolare morfologia e segnale. Legamenti crociati normoinseriti, nella norma per spessore e segnale. Edema della spongiosa ossea in corrispondenza del condilo femorale laterale sul versante anteriore. Non rilievi patologici del cavo del polipite. Nei limiti il corpo di Hoffa.”

Ho preso appuntamento presso un chirurgo specialista  in ortopedia e traumatologia che ha confermato la diagnosi di rottura complessa del menisco esterno in seguito a esiti traumatici, che ha programmato un intervento chirurgico per meniscectomia artoscopica (29.05), consigliandomi fisioterapia (ginnastica articolare, recupero del Rom e rinformo muscolare, propriocettiva in carico bipodalico, training deambulatorio).

Ricoverata e operata, il giorno successivo nella lettera di dimissioni mi ritrovo scritto motivo del ricovero “condropatia rotulea. Iperpressione rotulea esterna ginocchio”, con procedure interventistiche “artroscopia ginocchio, lisi legamento alare esterno” e terapia “nadroparina calcica 0,6ml per 30 gg, uso di ginocchiera con stabilizzatore rotuleo per 40 gg, deambulazione in carico al 50% con ausilio di due stampelle per 30gg”.

Completamente presa alla sprovvista, non ritrovando riscontro della meniscectomia programmata ma di un intervento di cui non sapevo nulla e al momento della dimissione nessuno era in grado di darmi delucidazioni, contatto il chirurgo che mi dice che la meniscectomia non è stata effettuata in quanto, al momento dell’operazione, si è visto che il menisco era integro.

È possibile che la RMN possa essere stata male interpetrata e la lesione del menisco confusa con altro? Da quanto ho capito, la condopatia era presente, ma non in modo cosi grave in quanto il chirurgo non mi aveva parlato di un intervento relativo a quella,  è possibile che essa possa essersi aggravata in seguito alla fisioterapia effettuata per il menisco?  Devo fare ulteriori controlli? E in parole povere, l’intervento subito, in che cosa consiste?

Grazie.



Offline dr. Massimo Defilippo

  • Amministratore
  • utente leader
  • *****
  • Post: 1571
  • Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
    • Fisioterapia Rubiera
Re:artoscopia ginocchio
« Risposta #1 il: Ottobre 02, 2014, 04:24:56 pm »
Elis,
sono abbastanza scioccato, ma tutto è possibile.
Il fatto è che i test del menisco dovrebbero indicare se c'è una lesione a quel livello o una condropatia rotulea.
In ogni caso bisogna parlare con la paziente prima di effettuare un intervento non programmato.
Mah, sono perplesso.
La visita e l'esame obiettivo sono più importanti della risonanza.

In ogni caso, la fisioterapia di solito guarisce, non dovrebbe creare danni.

Quello che ti hanno fatto è il taglio di un legamento che tiene la rotula ancorata al femore.

Dr. Massimo defilippo Fisioterapista